NICOLOSI – L’Etna è sicuramente tra i luoghi più attrattivi sia per le bellezze del territorio che per la grande offerta di enoturismo, gastro turismo e turismo esperienziale. Il vulcano è anche patrimonio Unesco e presto turisti e visitatori italiani e stranieri, nonché cittadini siciliani si muoveranno per riscoprirne luoghi, sapori e odori. Malgrado il suo inestimabile valore da anni questo territorio è deturpato da micro discariche abusive e da cumuli di rifiuti abbandonati nelle campagne e lungo le strade. Tutti i versanti sono devastati dalla spazzatura e le vie di accesso alle quote più alte sono punteggiate di materiali di risulta frutto di lavori edili, eternit, plastica, pneumatici, lattine e perfino pannolini usati e scarti industriali. Una situazione che indigna e provoca ripulsa anche in molti visitatori e cittadini. Una situazione a cui fino a oggi non si è riusciti a porre rimedio e che malgrado alcune iniziative lodevoli peggiora di anno in anno, tra lo scaricabarile e l’impotenza degli enti pubblici e la sofferenza di società civile e imprenditori impegnati sul territorio.
Del problema ma soprattutto delle possibili soluzioni si discuterà il prossimo 8 aprile in un evento dal titolo “Etna, il rifiuto della normalità. Dall’emergenza permanente alle soluzioni concrete” organizzato da FocuSicilia in collaborazione con il Parco dell’Etna, il Consorzio di tutela dei vini Etna Doc e la Strada del vino e dei sapori dell’Etna. Parteciperanno tutti i soggetti interessati al problema e competenti in materia: Regione Siciliana, Parco dell’Etna, sindaci dei Comuni del territorio del Parco, associazioni culturali, ambientaliste e imprenditoriali.
L’appuntamento è per venerdì 8 aprile, dalle 9 alle 13, presso la sede del Parco dell’Etna, in via del Convento 45, a Nicolosi. L’obiettivo è la ricerca di soluzioni concrete e immediatamente attuabili per limitare e se possibile eliminare lo scempio di uno dei territori più belli al mondo, per favorire il movimento turistico, l’ambiente, il paesaggio e la vivibilità per la popolazione residente.
All’incontro interverrà il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, e presenti saranno i presidenti delle società di raccolta rifiuti Catania area metropolitana e Catania provincia Nord, molti sindaci dei Comuni interessati, i rappresentanti di Confagricoltura, Cia-agricoltori italiani, Fai, Cai, Legambiente, Funivia dell’Etna, Consorzio di tutela del Limone dell’Etna Igp, Gal Etna Alcantara.
“A mio parere – commenta Carlo Caputo, presidente del Parco – per provare a gestire e arginare il problema occorre che il servizio rifiuti venga gestito da un unico ente, e non da venti comuni. La frammentazione, anche in questo caso, non aiuta l’Etna”. L’Ente pubblico Parco dell’Etna potrebbe essere il soggetto migliore per questo compito ma in realtà non ha competenza in ambito di rifiuti.
Secondo Gina Russo, presidente della Strada del vino e dei sapori dell’Etna, “solo con la fattiva collaborazione di enti pubblici, associazioni e cittadini si potrà un giorno risolvere il problema delle discariche abusive. A mio parere l’installazione di telecamere con l’individuazione di coloro che commettono il reato e conseguente sanzione potrebbe essere un aiuto a risolvere una parte del problema”.
Insiste sull’importanza del tema il presidente del Consorzio di tutela dei vini Etna Doc Francesco Cambria: “L’argomento è fondamentale, c’è grande sensibilità da parte del Consorzio di tutela dei vini Etna Doc e dobbiamo stimolare le istituzioni. È assurdo che un territorio prezioso e importante come quello dell’Etna, di cui si parla bene in tutto il mondo venga trascurato dal punto di vista del decoro e della pulizia, dobbiamo offrire ai nostri ospiti un’esperienza gradevole, in linea con quanto offrono i nostri associati nelle cantine, dove si fa il massimo per garantire un alto livello di accoglienza dei turisti”.