Si è concluso il focus “Donazioni degli organi, una scelta di vita” organizzato dal magazine Paesi Etnei Oggi, con la collaborazione dell’assessorato della Salute – Regione Siciliana e il patrocinio del Comune di Gravina di Catania, del Policlinico Morgagni, di Archigen, di Glorioso e dei Giovani Imprenditori Confcommercio di Catania.
L’evento, tenutosi nei locali delle Cantine Privitera di Gravina di Catania, e moderato da Fernando Massimo Adonia, direttore del magazine, è parte del secondo progetto che Paesi Etnei Oggi dedica all’educazione e promozione della salute.
Dopi i saluti istituzionali dell’assessore della salute Ruggero Razza e dei rappresentanti del Comune ospitante, Patrizia Costa e Franco Marcantonio, alla presenza e con la partecipazione di Daniela Segreto, dirigente responsabile dell’Ufficio speciale comunicazione per la salute, si è fatto il punto sulle donazioni di organi, tessuti, cellule in Sicilia: cosa posso donare, come avviene la donazione e, soprattutto, perché è importante donare. Giorgio Battaglia, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti Sicilia, riportando le numerose attività svolte dal CRT, ha ribadito l’importanza di fare informazione e formazione sul territorio affinché si possano diffondere sempre più le modalità attraverso cui ogni cittadino maggiorenne possa esprimere, in vita, la propria volontà di donare gli organi.
Salvatore Gruttadauria, Direttore del Dipartimento per la Cura e lo Studio delle Patologie Addominali Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT), ha posto l’attenzione sul percorso trapianti all’interno delle aziende ospedaliere, sottolineando la necessità di creare un protocollo standardizzato di intervento per tutte le strutture. L’importanza della donazione del sangue cordonale, opportunità ancora poco diffusa, è stata evidenziata da Pasquale Gallerano, Responsabile Banca Regionale del sangue cordonale U.O.C. Medicina Trasfusionale ASP Agrigento – P.O. “Giovanni Paolo II” Sciacca, che ha spiegato alla folta platea perché la donazione delle cellule staminali presenti nel cordone rappresenti una risorsa aggiuntiva per molti altri pazienti con patologie e per i neonati pretermine.
Per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulle donazioni è necessario coinvolgere le organizzazioni sanitarie e non sanitarie, e la comunità tutta per fare Rete sul territorio, come ha sostenuto fortemente anche Pieremilio Vasta, Coordinatore regionale Rete Civica della Salute.
La donazione è espressione di reciprocità e solidarietà e, in tal senso, ha riportato anche la sua personale esperienza come volontario Michele Tuttobene, Coordinatore Patologia Clinica P. O. Nesima ARNAS Garibaldi.
I coniugi Calcaterra, genitori di Giuseppe hanno lasciato la loro sentita testimonianza, ricordando il momento in cui, con grande forza, hanno portato avanti la scelta espressa dal figlio, trasformando un momento di profondo dolore in un momento di rinascita. A conclusione dell’evento, Thea Giacobbe, esperta in Tutela dei Diritti Umani e curatrice dell’approfondimento sul tema inserito nel numero speciale di Paesi Etnei Oggi, ha ricordato che la donazione è un atto volontario, consapevole, etico e solidale.