SAN GIOVANNI LA PUNTA – Il Sindaco Antonino Bellia replica a quanto dichiarato dal parroco nell’articolo di stampa poiché è necessario chiarire alcuni passaggi inesatti e precisa che non c’è nessuna volontà di scontro da parte dell’amministrazione comunale.
ECCO IL TESTO DELLA NOTA STAMPA
“La questione sollevata in merito ai lavori che insisterebbero sul sagrato e precisamente quello dell’abbattimento totale del muro perimetrale non corrisponde a quanto dichiarato dal parroco, poiché nella relazione paesagistica redatta dai progettisti al punto 8 di pagina 9 viene ampiamente descritto che parte del vecchio muro in pietra lavica verrà mantenuto a creare uno spazio più privato a lato della chiesa e antistante la casa parrocchiale. Di fatto la parte di muro che sarà demolita riguarda solo un tratto che prevede anche il riutilizzo dei conci in pietra lavica”.
“Altra puntualizzazione – continua il sindaco – è necessario fare riguardante lo spazio calpestabile davanti il sagrato e la dichiarazione che riguarda il taglio del ficus benjamin poiché sempre al punto 8 a pagina 11, della relazione paesaggistica, viene descritto che il progetto e il disegno rappresentato mantiene gli alberi principali esistenti e fra questo incluso il ficus e i relativi alberi che rimarranno nella propria posizione in riferimento alla quota parte del muro che non verrà abbattuto”.
“Lo spazio -incalza nella nota Nino Bellia – davanti al sagrato non viene ridotto ma anzi ampliato estendendosi e integrandosi con area pubblica e l’aiuola che viene realizzata prospiciente il sagrato a cui il parroco si riferisce sarà necessaria per garantire che proprio l’albero di ficus benjamin possa avere ampio spazio per contenere l’apparato radicale che così come sappiamo tutti cresce anche fuori terra”.
“Pertanto l’intenzione dell’amministrazione nel coinvolgere anche lo spazio della parrocchia era quello di valorizzare, armonizzare e ampliare lo spazio che in maniera integrata avrebbe consentito anche lo svolgimento della celebrazioni e della attività liturgiche e pastorali senza precludere l’opportunità per i parrocchiani così come per i cittadini di continuare a fruire degli spazi che hanno utilizzato – continua il primo cittadino – i loro padri e i loro nonni”.
“Prendiamo atto del fatto che il parroco, in rappresentanza della comunità parrocchiale, legittimamente non è orientato a condividere questa scelta progettuale e per tanto qualora saremmo ammessi al finanziamento modificheremo il progetto per escludere totalmente il sagrato dalla riqualificazione”.
“Avendo inoltre saputo – continua il sindaco puntese – che sono sorte molte preoccupazioni e perplessità nei commercianti, che sono direttamente interessati dalla pianificazione prevista nel progetto di riqualificazione, sarà mia premura nei prossimi giorni organizzare un incontro per avere l’opportunità di confrontarsi ampiamente sulla proposta progettuale e sulle eventuali indicazioni e/o proposte che gli stessi commercianti vorranno motivatamente suggerire”.
“Ci tengo a dichiarare inoltre che l’obiettivo e l’interesse dell’Amministrazione Comunale è quello di realizzare solo ed esclusivamente il bene comune, nessuno di noi, sia nel passato così come sarà sempre per il futuro, ha intenzione di prevaricare in maniera prepotente e/o arrogante gli interessi dei nostri concittadini i quali con il loro ampio consenso hanno dato mandato Politico e Giuridico di attuare – conclude Nino Bellia – il programma amministrativo e di amministrare con Prudenza e Saggezza”.