PALERMO – «In un momento difficile come quello che sta attraversando il comparto agricolo servirebbe uno sforzo comune per superare i problemi. Ben vengano le critiche purché siano fondate e senza mai dimenticare quello che sta funzionando».
Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, rispondendo alla nota stampa di Coldiretti.
DOMANDE SUPERIORI ALLE RISORSE DISPONIBILI
«Il bando per l’agricoltura biologica del 28 dicembre 2022 – chiarisce l’assessore – ha previsto che, qualora le richieste ammissibili pervenute siano superiori alla disponibilità finanziaria, verrà data priorità in ordine di precedenza alle aziende che, indipendentemente dalla relativa zona di ubicazione, commercializzano prodotti certificati biologici con riferimento alla percentuale di Sau (Superficie agricola utilizzata) interessata. Poiché le domande si sono rivelate superiori alle risorse disponibili, è stato pubblicato un avviso con il quale si invitano le ditte che hanno aderito al bando in esame a far pervenire entro il 31 gennaio 2024, tramite Pec, agli Ispettorati Agricoltura, l’elenco delle fatture emesse negli anni 2022 e 2023 riguardanti la commercializzazione di prodotti biologici. Ci stiamo attenendo ai criteri di priorità approvati dal comitato di sorveglianza insieme ai rappresentanti della stessa Coldiretti».
LA LISTA DELLE COSE FATTE E’ LUNGA
Inoltre, «tutte le misure messe in campo nel corso di questo primo anno di governo – aggiunge Sammartino – sono state, di volta in volta, concertate con le associazioni di categoria, ascoltando i bisogni concreti degli operatori del settore. Non ho la bacchetta magica e nemmeno, purtroppo, il potere di determinare le condizioni meteorologiche, ma alcuni risultati importanti non si possono ignorare. Ad esempio, il finanziamento con risorse comunitarie, pari a circa 35 milioni di euro, per la creazione e il mantenimento di 350 laghetti artificiali utili non solo all’approvvigionamento idrico, ma anche al contrasto del dissesto idrogeologico, e lo stanziamento di 8 milioni per i contributi in conto interessi destinato alle cantine sociali. La lista delle cose fatte è lunga e sono consapevole che c’è ancora tanto da fare. Ma posso dire, con altrettanta consapevolezza, che sappiamo quale direzione imboccare: stiamo puntando su tecnologia, qualificazione, investimenti e innovazione, lasciandoci alle spalle la stagione dei finanziamenti a pioggia che non producevano sviluppo. Fatte queste necessarie precisazioni, rinnovo il mio invito agli amici di Coldiretti e a tutto il mondo dell’agricoltura e della pesca, a lavorare attivamente per trovare insieme soluzioni finalizzate a dare nuovo slancio al comparto».