ACIREALE – Tante le iniziative alternatesi ad Acireale in occasione della giornata riepilogativa dell’articolato progetto di lancio del nuovo “Living Lab delle Aci”. Ad aprire la programmazione, l’inaugurazione delle botteghe delle arti e della cultura relative al piano di riqualificazione di Piazza Marconi: la prima dedicata alla “Casa del danzastorie”, la seconda al Limone dell’Etna IGP. A seguire, la visita al murales ormai in via di rifiniture finali che campeggia nell’adiacente parcheggio San Giuseppe grazie a “Badia Lost and Found”. La cooperativa, coordinata da Giorgio Franco, ha partecipato al progetto istruito dal GAL Terre di Aci con l’intento di riqualificare in bellezza il centro storico tramite un murales realizzato dallo street artist siciliano, noto sul piano internazionale, Vincenzo Suscetta, il quale ha raccolto l’idea di rimarcare le unicità e le origini fondanti delle Aci, illustrando attraverso l’immagine e i colori le gesta dei miti epici. Così, quella che era una parete in cemento di un piazzale grigio e anonimo è ora luogo di ammirazione identitaria.
A seguire, due importanti sessioni di convegno hanno consentito di appurare quanto realizzato nelle scorse settimane, con una proiezione futura sulle molteplici prospettive potenziali per tutto il comprensorio delle Aci. In particolare, i nuovi laboratori innovativi realizzati consentono di unire attività didattica ad applicazione di nuove tecnologie per diffondere le conoscenze del territorio sul patrimonio storico e artistico, come hanno mostrato i giovani impegnati nelle scorse settimane in un progetto di ricostruzione 3D. I ragazzi hanno mostrato la ricostruzione dell’Area archeologica delle Terme romane di Santa Venera Al Pozzo: il notevole lavoro di ricerca storica e architettonica delle fonti scientifiche, svolto grazie anche al fondamentale aiuto degli esperti del parco archeologico della Valle delle Aci, ha consentito una fedele ricostruzione 3D non solo dell’intera struttura ma anche delle caratteristiche dei materiali, arricchita da didascalie interattive ed informazioni sul funzionamento, creando così anche un’applicazione per la fruizione di questi contenuti in modo semplice e sintetico per turisti e cittadini, in grado così di valorizzare digitalmente il patrimonio culturale.
Un’iniziativa particolarmente sostenuta dai molteplici convegni ad hoc organizzati dall’associazione Ingegneriarchitetti acesi grazie al coordinamento garantito negli scorsi mesi dall’Innovation manager Maria Grazia Leonardi. Un’innovazione inoltre, quello del campo della realtà aumentata, impreziosita grazie al ruolo giocato negli scorsi mesi dall’Istituto Franchi, e dal Comitato scientifico del progetto Living Lab nelle persone di Daniele Malfitana, Rossella Corrao, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Palermo, Giuseppe Di Gregorio, Professore all’Università degli Studi di Catania, e di Matteo Ignaccolo, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura della stessa università.
Il progetto Living Lab sviluppato ha peraltro promosso laboratori per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da testare grazie anche alla terza stampante 3D più grande del Meridione, già a disposizione di imprenditori ed artigiani. Ha consentito altresì la realizzazione di un’ampia offerta di laboratori, visite e sessioni tematiche, finalizzati alla focalizzazione sulla realtà aumentata per la fruizione di beni paesaggistici e architettonici e l’Archeologia, ma anche attività inerenti “Arti di Strada”, Arte e Pittura, puntando a conoscenza e valorizzazione delpatrimonio tradizionale e immateriale delle Aci a vantaggio di studenti e turisti. Il nuovo Living Lab delle Aci costituirà anche un centro orientato da una parte alla realtà virtuale aumentata e per la visualizzazione 3D, dall’altra mirato al Welfare di Prossimità per accompagnare e sostenere le persone più fragili del territorio, generare impatto sociale e valorizzare il protagonismo giovanile e il talento, come dimostra il ruolo della Diocesi di Acireale, grazie al supporto del vescovo Antonino Raspanti e di don Orazio Tornabene, direttore della Caritas locale.
Di particolare importanza, la preziosa partecipazione pomeridiana, tra i contributi dei vari partner, dell’Assessore alle attività produttive della Regione siciliana, Edmondo Tamajo, e del deputato regionale acese Nicola D’Agostino. Il primo, compiacendosi della validità dell’investimento sul lavoro del GAL, ha annunciato l’apertura di nuovi bandi già per la fine dell’inverno per dare seguito allo sviluppo dei molteplici progetti e laboratori avviati, con uno stanziamento stimato in quasi 250 milioni di euro, sottolineando inoltre la grande opportunità della cosiddetta Zone Economiche Speciale (ZES) istituita per determinate aree dell’isola per favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi. Il secondo, ricordando il grande impatto della prima amministrazione di Roberto Barbagallo (attuale presidente del GAL Terre di Aci) nel 2016 per la creazione del GAL acese, ha sottolineato la forza attrattiva di progetti che, ingaggiando il protagonismo dei privati con la collaborazione delle amministrazioni pubbliche e di un partenariato funzionale, possono recitare un ruolo di grande cambiamento positivo per il territorio. Apprezzamento e sostegno dalla Regione è stato espresso anche da Ignazio Mannino, referente GAL per la Sicilia per conto dell’Ufficio di gabinetto dell’Assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino. Mentre in rappresentanza dei sindaci componenti il GAL Terre di Aci hanno espresso grande soddisfazione Domenico Caggegi, Sindaco di Valverde, e Laura Toscano, assessore per il Comune di Acireale con delega alle attività produttive.
La sessione di confronto, moderata dal giornalista Mario Agostino, ha poi visto Rosario Consoli, segretario dell’Associazione Artigiani Acesi e presidente provinciale di FenImprese Catania, evidenziare i nobili intenti del progetto sin dalla sua genesi: nata durante la pandemia da COVID-19, l’idea di puntare su un luogo in grado di proporre opportunità e sviluppo è sorta in risposta alla sempre maggiore “fuga di cervelli”. Consoli ha fatto riferimento ai tanti giovani meridionali che, per perseguire le proprie ambiziose aspirazioni lavorative, sono costretti a trasferirsi altrove. Missione colta al balzo da Anna Maria Privitera, direttrice e progettista del GAL Terre di Aci, che con il suo staff ha impostato la realizzazione di un laboratorio di ampio respiro e, nell’occasione, ha rimarcato la grande forza di un partenariato variegato e complementare che, con un lavoro costante e reciproca fiducia, genera un progetto unico nel suo genere in Sicilia in termini di Living Lab, a disposizione di tutte le forze produttive e culturali, un aspetto sottolineato anche da Giuseppe Rossi, membro del Comitato scientifico del living Lab e socio dell’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti di Acireale.
Come del resto spiegato da Antonio Merenda, Innovation Talent Scout per il Living Lab delle Aci, sono bastate poche settimane, le ultime, per appurare i primi ottimi riscontri ottenuti grazie al progetto finalmente avviato. Non a caso, il Segretario Generale di Confcooperative Sicilia, Luciano Ventura – collegato in remoto – ha promesso un impegno duraturo per contribuire all’avvio di vere e proprie start up da “incubare” al suo interno. La stessa Luna Meli, presidente Giovani Imprenditori CNA Catania, ha esposto i passaggi fondamentali del progetto “Bottega 4.0”, ispirato dalla volontà di favorire lo scambio intergenerazionale nel mondo dell’artigianato, ad oggi gravemente carente, attraverso l’impiego di nuove tecnologie digitali, ad oggi viste in maniera erronea come esclusivamente nemiche degli antichi mestieri. Piuttosto, ha ricordato, la realtà virtuale e l’e-commerce possono essere posti al servizio, attirando anche l’interesse dei più giovani, grazie ad esperienza come quella del progetto Living Lab.
Un’altra sfaccetatura estremamente lusinghiera del progetto è stata offerta dall’archeologa Claudia Leonardi dell’Associazione Stoà sicula, che insieme alla Fondazione Città del Fanciullo di Acireale ha illustrato le notevoli opportunità di coinvolgimento delle nuove generazioni tramite i cosiddetti PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), favoriti per studenti delle scuole medie e superiori: se alcuni studenti hanno lavorato a locandine, profili social, siti web e persino simulazioni di possibili videogioco a tema opera dei pupi, i più piccoli, invece, hanno potuto avvicinarsi al mestiere dell’artigiano, realizzando manufatti in argilla con tecniche preistoriche a mano nell’area archeologica delle Terme di Santa Venera al Pozzo. Attività possibili grazie al sostegno della sindaca di Aci Catena, Margherita Ferro, al coinvolgimento diretto dell’archeologa Giulia Falco, Funzionario del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. L’impatto positivo delle innovazioni è stato inoltre comprovato dalla restaurazione di un’anfora risalente addirittura al terzo secolo D.C. Una realizzazione, ha precisato il maestro ceramista Fabio Bonaccorso, che sarebbe stata impossibile senza l’impiego della straordinaria stampante 3D già operativa.
Al di là degli ampi margini di miglioramento, i risultati del progetto Living Lab sono già dunque assolutamente soddisfacenti, come dimostrato anche dall’intervento di Alessio Bucaioni, presidente di WES Trade, società maltese che aveva già collaborato con il GAL Terre di Aci nell’ambito del progetto MEN, del quale ha ricordato i notevoli risultati raggiunti per i giovani coinvolti, tutti assunti dall’azienda a fine esperienza. Bucaioni ha presentato “IRRIGOPTIMAL”, sistema d’intelligenza artificiale al servizio del nuovo “Laboratorio Agricoltura 4.0”: attraverso la realizzazione di parametri creati appositamente dall’IA, questo assicura monitoraggio, studio e ricerca di soluzioni a supporto e salvaguardia delle coltivazioni, con particolare attenzione ad esempio al fabbisogno d’acqua. Come mostrato nel corso della presentazione, da una fotografia di una semplice foglia sarà possibile appurarne le condizioni generali, oltre che riscontrarne o prevenirne eventuali malattie.