CATANIA – “Mentre il centrodestra pensa soltanto a spartirsi le poltrone, il costo dell’acqua continua a salire in una regione come la Sicilia, in cui già si paga la tariffa Tari più alta d’Italia: nel settore idrico il prezzo sta raggiungendo livelli non più sostenibili dalle famiglie siciliane”.
Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, in vista dell’assemblea dei soci di SIE, la società mista pubblico-privata che si occuperà del servizio di erogazione dell’acqua nell’intera provincia etnea. I sindaci dei comuni catanesi amministrati dal Partito Democratico condurranno una battaglia per garantire gli enti locali e i cittadini. Troppo spesso in passato, infatti, diversi comuni sono andati in dissesto o hanno subìto gravi crisi finanziarie per le carenze del servizio idrico con la complicità di un governo che continua a strizzare l’occhio ai privati: “Paradossale è, ad esempio, la situazione a Catania dove, nonostante le nostre denunce, continuano ad esercitare 11 gestori privati – aggiunge Barbagallo – senza l’ombra di una gara pubblica, nel più totale silenzio di tutte le istituzioni”.
“Per questa ragione – aggiunge Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo – nel corso dell’Assemblea chiederemo le dimissioni del comitato di sorveglianza per aprire una nuova stagione di controllo del pubblico sul privato”.