GIARRE – Non ci sta il Segretario comunale di Giarre, Marco Puglisi, e dopo gli ennesimi attacchi pubblici rivolti dal consigliere comunale Raffaele Musumeci, interviene per difendere il proprio operato.
“Le accuse gratuite rivolte nei miei confronti dal consigliere comunale Raffaele Musumeci mi stupiscono e mi sorprendono – spiega il Segretario comunale – Le respingo in toto perché prive di riscontro, né in atti né in fatti accaduti nell’ente nel periodo in cui ho prestato e presto servizio”.
In merito alla mancata pubblicazione sulla sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dei referti sui controlli del sindaco e dei verbali dell’esito dei controlli interni del Segretario Generale, Puglisi evidenzia che non vi è alcuna norma di legge che ne preveda l’obbligo, come invece asserito dal consigliere Musumeci. Non solo. Lo scorso 24 febbraio il Consiglio comunale giarrese ha approvato il nuovo Regolamento sui controlli interni, che, quale ulteriore previsione integrativa delle norme di legge, ha previsto tale obbligo di pubblicazione a partire da quest’anno.
“Non può sfuggire – dichiara Marco Puglisi – che il consigliere Raffaele Musumeci era presente in quella seduta di Consiglio comunale ed ha votato favorevolmente la proposta del nuovo regolamento sui Controlli, così come era altrettanto presente, ed ha votato favorevolmente, nella seduta di Consiglio comunale del 5 marzo 2014 in cui, con deliberazione n.16, il civico consesso ha approvato il regolamento sui controlli interni che non prevedeva analogo obbligo di pubblicazione. Inoltre, giova aggiungere che il presunto mancato rispetto del d.lgs. 33/2013 non è stato accertato da alcun organo di controllo, ovvero Nucleo di Valutazione o Anac”.
Il Segretario ripercorre, poi, la situazione trovata a Giarre al suo arrivo e l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato con il sindaco Leo Cantarella. “Ricordo che l’ente è andato in dissesto finanziario nel 2018 – spiega Marco Puglisi – e, come recita la delibera della Corte dei Conti che condanna l’Ente a dichiarare il dissesto, la causa è da ascrivere ad una profonda disorganizzazione amministrativa e contabile dell’ente. Basti pensare che quando sono arrivato a Giarre gli atti amministrativi erano difficilmente reperibili. Non vi era un sistema di trasmissione degli atti fra uffici, se non meramente cartaceo, con la conseguenza che a volte si smarrivano e altre volte capitava che non venissero trasmessi all’ufficio finanziario per la registrazione in contabilità. Ciò, naturalmente, è stato causa di parecchie disfunzioni organizzative ed ha generato numerosi debiti fuori bilancio. Il sistema di contabilità utilizzato dalla ragioneria – prosegue – non era visibile agli altri dirigenti dell’ente, per cui non vi era una stretta connessione tra le aree. Il contenzioso veniva gestito da un funzionario amministrativo che predisponeva gli atti per conferire incarichi ad avvocati esterni, di cui spesso si perdevano le tracce. Con la conseguenza che il fondo contenzioso e le potenziali passività erano difficilmente calcolabili sul bilancio comunale. Per non parlare della gestione delle entrate, lasciate alla discrezionalità se non all’arbitrio del dipendente di buona volontà. Ciò ha determinato, a detta della Corte dei Conti, un sistema non controllabile delle spese ed una non attendibile previsione delle entrate comunali”.
Una situazione che, secondo il Segretario comunale, non può essere sfuggita a Raffaele Musumeci, per lunghi anni consigliere comunale a Giarre. “Poiché il consigliere comunale Raffaele Musumeci ha ricoperto ruoli importanti nelle amministrazioni precedenti – evidenzia Puglisi – tra cui anche quella di presidente del Consiglio comunale, certamente saprà e conoscerà bene le cause che hanno portato al dissesto finanziario dell’ente. Non è da trascurare che la mala gestio ha comportato anche interessamenti su varie vicende da parte dell’autorità giudiziaria, non tutte ancora definite. Certamente un sistema del genere rendeva arduo al Segretario generale pro tempore di effettuare qualsiasi azione di coordinamento e di controllo”.
Puglisi racconta i provvedimenti adottati dal suo arrivo per risanare l’ente. “A partire dal 2018 sono state implementate una serie di azioni che oggi hanno portato ad avere un sistema unico informatico – dichiara il Segretario comunale – con atti a firma digitale che vengono tutti in automatico pubblicati sull’albo pretorio dell’ente ed anche nella sezione amministrazione trasparente del sito, e ciò nonostante le presunte denunce di mancata pubblicazione di atti di cui mi accusa il consigliere Musumeci. Ciò ha evitato la formazione di nuovi debiti fuori bilancio e ha anche comportato un controllo molto puntuale e dettagliato sugli atti. Inoltre, è stata creata un’avvocatura comunale con un avvocato interno, che consente di tenere il contenzioso sotto controllo, è stato potenziato l’ufficio delle entrate comunali ed è stato regolarizzato l’invio delle bollettazioni. Infine, sono stati regolarizzati i contratti sia per i fitti relativi ai capannoni della zona artigianale che anche per le case popolari, con risultati evidenti”.
Punto per punto, Puglisi risponde alle accuse, definite pretestuose, mosse da Musumeci su contrattazione integrativa, Iva, personale e posizioni organizzative. “Per quel che riguarda la contrattazione integrativa – spiega il Segretario generale – i fondi sono stati costituiti ed accantonati e trasmessi al collegio dei revisori che non ha rilasciato alcun parere. Anzi è stata implementato il sistema della performance, collegando la produttività della macchina amministrativa con il raggiungimento degli obiettivi di risparmio e di contenimento dei costi previsti nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvato nel 2020 dal consiglio comunale. In merito si attende il giudizio finale del Ministero che, recentemente, ha ricevuto da parte dell’ente la risposta alle richieste istruttorie formulate, per procedere alla approvazione dei bilanci e dei rendiconti di gestione. La criticità segnalate dal consigliere Musumeci sulla gestione Iva, derivano da un accertamento bonario dell’agenzia delle entrate relativo all’anno 2018, inviato all’ente nel marzo 2022, non sottoposto al sottoscritto, e per cui l’ente ha deciso di ricorrere al pagamento bonario. Sul punto, in accordo con il Sindaco, è stata chiesta una verifica ad una ditta esterna, ma già posso dire che l’accertamento bonario scaturisce dalla dichiarazione iva effettuata da funzionari dell’ente in completa correttezza e buona fede, ove sono state indicate le fatturazioni emesse nel 2018 sui servizi a rilevanza iva, fra cui rientrano le bollettazioni del servizio idrico che a decorrere dal 2018, come sopra detto, sono state inviate con regolarità agli utenti. In merito alle assegnazioni dei servizi, delle posizioni organizzative e del personale – continua – ho pedissequamente dato seguito alla deliberazione della Giunta di marzo di quest’anno, anche se sto approntando in accordo con il Sindaco una modifica da sottoporre alla Giunta quanto prima al fine di colmare alcune lacune e efficientare alcuni servizi. Infine – sottolinea ancora Puglisi – meraviglia la dichiarazione del consigliere Musumeci, grande conoscitore della macchina amministrativa dell’Ente per la sua esperienza come amministratore, circa “la presenza all’interno dell’Ente di un dirigente che possiede i requisiti di legge per rappresentare l’ente nei giudizi in cui è parte”, in quanto molto strano appare che tutte le amministrazioni che si sono succedute mai hanno pensato di affidare l’avvocatura comunale a quel dirigente proposto da Musumeci, ivi compreso il Sindaco Cantarella che ha deciso di assegnare l’avvocatura comunale ad un avvocato in convenzione con il comune di San Gregorio. A tal proposito la delibera della convenzione con il comune di San Gregorio è stata approvata recentemente in una seduta di consiglio comunale, ove il consigliere Musumeci era presente ed ha votato favorevolmente”.
Infine, Marco Puglisi ribadisce il rapporto di fiducia e collaborazione instaurato con il primo cittadino. “Ci tengo a precisare – conclude il Segretario comunale – che il rapporto con il segretario generale è unicamente di competenza del sindaco, con il quale ho instaurato un rapporto costruttivo di collaborazione e di fiducia. Si sta lavorando con il contributo di tutti per far raggiungere alla città e all’amministrazione Cantarella importanti risultati fra cui spicca certamente l’uscita dal dissesto finanziario, ma non è da trascurare il recente via libera concesso dal Ministero degli Interni per le stabilizzazioni del personale precario a cui io personalmente ho lavorato da tempo”.